Siamo connessi ma da soli

Un attimo fa, mia figlia Rebecca mi ha mandato un sms di buona fortuna.....


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Siamo connessi ma da soli
Siamo connessi ma da soli

Un attimo fa, mia figlia Rebecca mi ha mandato un sms di buona fortuna. Il messaggio diceva:"Mamma, andrai alla grande." È meraviglioso. Ricevere quel messaggio è stato come ricevere un abbraccio. Allora, ecco. Io impersono il paradosso di fondo. Sono una donna che adora ricevere messaggi, e che vi dirà che troppi possono essere un problema.

In realtà quel promemoria di mia figlia mi riporta agli inizi della mia storia. Nel 1996, quando ho tenuto il mio primo TEDTalk, Rebecca aveva cinque anni ed era seduta proprio lì in prima fila. Io avevo appena scritto un libro che celebrava la nostra vita su internet e stavo per apparire sulla copertina di Wired. In quei primi anni, stavamo sperimentando le chat room e le comunità virtuali online. Stavamo esplorando diversi aspetti di noi stessi. E poi abbiamo staccato. Ero emozionata. Da psicologa, quello che più mi emozionava era l'idea di usare ciò che avevamo imparato nel mondo virtuale su noi stessi, sulla nostra identità, per vivere una vita migliore nel mondo reale.