L'arte di scegliere

Beh, visto che non potevo avere il tè come lo volevo io, ordinai una tazza di caffè, che il cameriere mi portò subito. Appoggiate sul piattino c'erano due bustine di zucchero.


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L'arte di scegliere
L'arte di scegliere

Oggi vorrei portarvi in giro per il mondo in 18 minuti. La mia base è negli USA. Ma cominciamo dall'altro lato della mappa a Kyoto, in Giappone, dove vivevo con una famiglia giapponese mentre svolgevo parte delle ricerche per la mia tesi, 15 anni fa. Sapevo dall'inizio che avrei incontratodifferenze culturali e fraintendimenti, ma non che sarebbero spuntati quando meno me lo aspettavo.

Il primo giorno entrai in un ristorante e ordinai una tazza di tè verde con lo zucchero. Dopo una pausa, il cameriere disse: "Non si mette lo zucchero nel tè verde." "Lo so." Risposi "Sono a conoscenza di questa usanza. Ma il tè mi piace dolce." In risposta, mi diede una versione ancora più cortese della stessa spiegazione. "Non si mette lo zucchero nel tè verde." "Capisco" dissi, "che i giapponesi non mettono lo zucchero nel loro tè verde. Ma io vorrei mettere dello zucchero nel mio tè verde." 
Sorpreso dalla mia insistenza, il cameriere andò a parlarne con il direttore. Poco dopo cominciò una lunga discussione, e alla fine il direttore venne da me e disse: "Sono molto spiacente. Non abbiamo zucchero."  Beh, visto che non potevo avere il tè come lo volevo io, ordinai una tazza di caffè, che il cameriere mi portò subito. Appoggiate sul piattino c'erano due bustine di zucchero.