Il fantastico mondo dei suoni sottomarini di balene e delfini
by FEDERICO COPPINI | LETTURE 643
Poiché noi siamo una specie che visualizza, questa non è per noi una cosa facile da capire. Perciò farò uso di figure e suoni sperando di poter rendere l'idea.
Ma pensiamo anche, come specie visualizzatrice, a cosa proviamo quando con una maschera o immergendoci proviamo a guardare sott'acqua.
Certamente non riusciamo a vedere molto lontano. La nostra capacità visiva, che funziona tanto bene nell'aria, improvvisamente diventa molto limitata e claustrofobica.
Ciò che i mammiferi marini hanno sviluppato nelle ultime decine di milioni di anni, sono modi di affidarsi ai suoni sia per esplorare il proprio mondo sia per rimanere in contatto con i propri simili.
I delfini e gli odontoceti usano l'ecolocalizzazione. Sono in grado di emettere forti schiocchi e di ascoltare l'eco dai fondali marini per orientarsi. Riescono a percepire l'eco riflessa da una preda per capire dove si trovi il cibo, e decidere quale vogliono mangiare. Tutti i mammiferi marini usano i suoni per comunicare e restare in contatto. Per cui i grossi misticeti creano lunghe e belle canzoni, che sono usate come richiami amorosi da maschi e femmine per potersi incontrare e scegliere un compagno. Le madri e i propri piccoli, o gli esemplari di uno stesso gruppo usano questi canti per restare in contatto.Il suono è dunque un elemento critico nelle loro vite.
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