La disillusione ci porta alla verità: siamo noi stessi il nostro unico riferimento
by FEDERICO COPPINI | LETTURE 108
Negli ultimi tempi, la notizia della deviazione del Dalai Lama ha suscitato una forte reazione tra i suoi seguaci. Molte persone hanno espresso il loro disappunto, dicendo di aver perso un altro punto di riferimento importante. Ma questa delusione è davvero necessaria? Non dovremmo piuttosto accogliere l'evento come un'opportunità per guardare dentro di noi e cercare la verità?
In questo mondo in cui siamo sempre alla ricerca di qualcuno o qualcosa a cui affidare la nostra responsabilità, è facile cadere nella trappola dei surrogati. Ci aggrappiamo a personaggi pubblici, come il Dalai Lama, e ci aspettiamo che risolvano tutti i problemi del mondo. Ma la verità è che la pace del mondo e la soluzione dei problemi degli altri popoli dipendono da noi stessi. Siamo noi il nostro unico riferimento.
La disillusione, quindi, non dovrebbe essere vista come una sconfitta, ma come un'opportunità per svegliarsi dal nostro sonno ipnotico. Dobbiamo riconoscere che il Dalai Lama, come tutti gli altri personaggi pubblici, è un essere umano e può sbagliare. E noi dobbiamo essere pronti a fare lo stesso.
"Cambia te stesso se vuoi cambiare il mondo." - Dalai Lama
Questo non significa che dobbiamo abbandonare ogni riferimento e vivere in un mondo senza guida. Ma dobbiamo essere consapevoli che nessuno può prendersi cura di noi meglio di noi stessi. Dobbiamo prendere in mano il boccino del gioco e assumerci la responsabilità delle nostre vite e delle nostre scelte.
In questo processo, i veli cadono uno ad uno, fino a quando non incontriamo noi stessi e scopriamo che siamo inaffidabili ed illusori esattamente come il Dalai Lama. Ma l'unica differenza è che quando il gioco è nelle nostre mani, possiamo intervenire e fare qualcosa di concreto.
La disillusione, quindi, non è altro che un passaggio verso la verità. E la verità è che siamo noi stessi il nostro unico riferimento. È solo accettando questa verità che possiamo veramente essere liberi. Liberi di fare le nostre scelte, di assumerci le nostre responsabilità e di costruire il nostro futuro.
Il Dalai Lama è una figura spirituale di grande rilievo nel mondo, considerato la massima autorità spirituale del buddhismo tibetano. Il suo ruolo va ben oltre quello di una semplice guida religiosa, rappresentando per molti una fonte di ispirazione e di saggezza in grado di promuovere la pace e la comprensione reciproca tra i popoli.
Nato in Tibet nel 1935, il Dalai Lama è stato educato secondo gli insegnamenti del buddhismo e della filosofia tibetana. Nel 1950, quando la Cina ha invaso il Tibet, il Dalai Lama è diventato un leader politico e spirituale di grande importanza, cercando di negoziare una soluzione pacifica per la sua terra natale.
Negli anni '50, il Dalai Lama ha incontrato personalmente il Mahatma Gandhi e il presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, diventando una figura di riferimento nel mondo per la sua lotta pacifica e non violenta per la libertà del Tibet.
La sua saggezza e il suo messaggio di pace hanno ispirato molte persone in tutto il mondo, con discorsi e insegnamenti che invitano alla compassione, all'amore universale e alla ricerca della felicità interiore. Con il suo sorriso contagioso e la sua profonda umiltà, il Dalai Lama è un modello di altruismo e di dedizione alla causa della pace e della giustizia per tutti gli esseri viventi.