Fare carriera e sentirti appagato dei risultati raggiunti è sicuramente uno dei traguardi importanti che un uomo cerca di tagliare nella propria vita. Ma cosa vuol dire esattamente fare carriera? Se pensi che si tratti semplicemente di una corsa verso l’alto, di una scalata alla gerarchia aziendale che ti permette di migliorare il tuo status e guadagnare di più... beh, dobbiamo deluderti.
Diciamolo subito: quella appena descritta è una visione vecchia e datata del fare carriera, buona per il secolo scorso e non per quello attuale.
Questa è l’epoca in cui trionfano colossi e piccole start up privi di una rigida struttura gerarchica e dove a fare la parte del leone è il gioco di squadra e non l’iniziativa isolata dei singoli. Oggi devi pensare alla “carriera” come alla realizzazione di te stesso sul piano professionale e come a un percorso che può prendere direzioni diverse: può salire, ma a tratti può avere anche un andamento orizzontale, fatto di cambi di ruolo o, addirittura, di azienda.
Scordati l’ascesa gerarchica. Si tratta di acquisire progressivamente leadership, autorevolezza, libertà decisionale, creatività e consenso.
Nell’Unione Europa quasi quattro lavoratori su dieci (il 38%) ritiene che il proprio impiego offra loro delle buone prospettive di carriera. I contesti più dinamici non si trovano dalle nostre parti. In Italia solo il 27% ritiene che il proprio datore di lavoro gli darà la possibilità di salire qualche piolo della scala gerarchica aziendale.
L’andamento delle prospettive emerge dal sesto rapporto di Eurofound sulle condizioni dei lavoratori (Working Conditions Survey) che ha coinvolto in interviste face to face 44 mila lavoratori in 35 diverse nazioni europee.
Non puoi fare carriera ovunque Sì, hai letto bene: non si può fare carriera ovunque. Ci sono aziende in cui non la si può fare e altre in cui si può, ma con tempi o modalità particolari.
Il settore pubblico, per esempio, è molto diverso da quello privato dove la carriera dipende da meccanismi specifici che possono essere legati al merito oppure ad altri fattori (concorsi, scatti di anzianità, appoggi politici, parentali, eccetera).
Se vuoi fare carriera nelle aziende private ti devi accertare che venga premiata la meritocrazia, dove guardando le persone più importanti, queste non hanno solo più anni di esperienza degli altri ma riconosci in loro qualità non comuni.
Nelle piccole imprese molto probabilmente non si fanno grandissimi salti di carriera, ma è più facile far risaltare le proprie qualità e attitudini, qui farsi vedere affidabili e intraprendenti è fondamentale.
Nelle grandi aziende o multinazionali ci sono più possibilità di progredire di ruolo (ci sono più posizioni), ma sarà fondamentale far risaltare le proprie qualità tra tante persone e saranno più importanti le soft skills (competenze trasversali) che fanno prevedere la tua predisposizione nel gestire persone e una visione ad ampio respiro.