Il fico è un albero molto antico (citato in testi millenari) e conosciuto per i suoi frutti, che in realtà sono un falso frutto, composto da acheni (piccoli frutti secchi) raggruppati in un ricettacolo carnoso. Originaria probabilmente dell’Asia, oggi è una pianta tipicamente mediterranea, diffusa anche in molte regioni lontane dal mare, in aree al riparo dal vento e dal freddo.
L’albero raggiunge medie dimensioni, ed è caratterizzato da foglie divise in lobi.
Secerne un liquido lattiginoso che viene usato per trattare le verruche. La pianta del fico e i suoi frutti sono citati in tutta la letteratura medica antica per le loro proprietà curative.
Gli abbinamenti utili
Le proprietà del macerato di Ficus carica si amplificano se è associato ad altri macerati glicerinati. In particolare risulta utile l’abbinamento con Tilia tomentosa, perché entrambi i rimedi agiscono sul sistema nervoso centrale e sulle somatizzazioni che coinvolgono l’apparato gastrointestinale. In caso di stati ansiosi, gastriti di origine nervosa e disturbi del sonno è utile assumere 50 gocce (o 5 ml) di macerato glicerinato di Ficus carica la mattina, e un’analoga dose di Tilia tomentosa la sera.
COSA CONTIENE
I frutti del fico sono ricchi di zuccheri, cellulosa, grassi, proteine, sali minerali, calcio, fosforo, ferro, vitamine A, B e C, sostanze alcalinizzanti, mucillagini ed enzimi digestivi. Per questa ragione il fico, come alimento, veniva utilizzato come rimedio emolliente, digestivo e lassativo. Il macerato glicerinato ricavato dalle gemme agisce sul sistema neurovegetativo e arriva a regolarizzare le problematiche relative alla motilità e alla secrezione gastroduodenale, sia nell’attenuare l’acidità gastrica quando è eccessiva, sia nell’aumentare le capacità digestive quando sono insufficienti. Agisce anche sul sistema nervoso, e l’azione del macerato di Ficus carica nei disturbi gastrici conferma i rapporti tra corteccia cerebrale e stomaco.
LE PROPRIETÀ CURATIVE
Il rimedio ricavato dalle gemme di Ficus carica è particolarmente indicato in caso di crampi addominali ed eccesso di secrezione acida gastrica. È anche utile per tutte le patologie psicosomatiche legate alla digestione.
L’apparato digerente è infatti un organo molto sensibile ai problemi psico-emotivi e reagisce attraverso gli spasmi. Il Ficus serve quindi in caso di gastriti, ernia iatale, crampi allo stomaco e spasmi digestivi, soprattutto quando sono associati a una componente emotiva.
Il macerato glicerinato è considerato un regolatore dell’asse ormonale ipotalamo-ipofi sicorticale surrenale, per cui è indicato nelle situazioni di stress psicofi sico.
GLI USI PRATICI
La posologia generale consigliata per il macerato glicerinato di fico è la consueta: 30-50 gocce (o 5 ml, con dosatore) diluite in poca acqua naturale,
da assumere fino a 3 volte al giorno.
• Digestione difficile - Assumere, per cicli di 2-3 mesi (20 giorni di trattamento e 10 di pausa), 50 gocce (o 5 ml) di M.G. di Ficus carica, 2 volte al giorno.
• Gastrite e bruciore di stomaco - Per 3 mesi, in primavera e autunno (20 giorni di trattamento e 10 di pausa), assumere 50 gocce (o 5 ml) di Ficus carica M.G. diluite in acqua, prima di pranzo e cena. Prima occorre un periodo di prova per verificare se si verifica un aumento dell’acidità.
• Ulcera - Il trattamento risulta utile per cicatrizzare le lesioni non gravi. Si assumono 50 gocce (o 5 ml) di macerato glicerinato di Ficus carica una volta al giorno (la mattina), per un periodo di 2 mesi (con una interruzione di 10 giorni).
• Problemi digestivi dovuti all’ansia - Per trattare gastrite e colite legate a sofferenze emotive, si rivela davvero molto utile un trattamento con una dose quotidiana di macerato glicerinato di Ficus carica, che può essere continuato per 3 mesi (con pause di 10 giorni dopo 20 di trattamento).
• Ernia iatale - In caso di ernia iatale, assumere 50 gocce (o 5 ml) di M.G. di Ficus carica in poca acqua, prima di pranzo e di cena, per 3 settimane.
(fonte Riza salute naturale)